Poiché la Cina difenderà i suoi off-shore l’Europa non può abolire i propri

 

Di Carlo Pelanda (7-4-2009)

 

Avrà conseguenze la solenne dichiarazione del G20 che è finita l’era del segreto bancario?

 Sul piano G20 – e quindi di nuovo standard globale -  probabilmente no. L’affermazione di principio, infatti, è stata una concessione a Sarkozy che la pretendeva per mostrare al suo elettorato che sta rifondando il capitalismo. Ma ne ha avuto una solo nominalistica. Sarkozy voleva che nel comunicato il G20 riconoscesse (aknowledge) la lista delle piazze finanziarie opache stilata dall’Ocse. Ciò avrebbe dato al principio lo strumento per applicarlo. Il premier cinese Hu era contrario perché non voleva che Hong Kong e Macao finissero in tale lista. Obama – con  abilità da doroteo di Chicago - ha suggerito ai due di usare il verbo “ to note”, sfumando la cosa, anzi annullandola. Il cinese ha accettato ridendo, il francese ha fatto buon viso a cattivo gioco perchè il segnale era chiaro: la Cina difenderà ad oltranza i suoi off-shore, l’America non litigherà con Pechino su questa materia.  All’affermazione di principio non corrisponde un impegno di sua applicazione globale. Ciò è importante perché se Francia e Germania continueranno la loro pressione contro gli off-shore riusciranno a comprimere solo quelli europei continentali, usando la forza sanzionatoria della Ue dove sono influenti, e non il resto nel pianeta. Per il capitale in cerca di riservatezza il problema sarà minimo perché migrerà dall’Europa all’Asia. Questo è il punto – geoeconomico – dello scenario che obbliga a riformulare la domanda iniziale. Vorranno Francia e Germania chiudere le piazze finanziarie di Montecarlo, svizzere, austriache, del Lussemburgo, ecc. favorendo gli off-shore asiatici? Da un lato, i leader europei stanno cercando di salvarsi dall’ira delle folle impoverite governando con il populismo ed hanno bisogno di soddisfarne la sete di sangue uccidendo i ricchi cattivi. Dall’altro è improbabile che compiano questa mossa suicida. Va anche registrata la battuta che Londra, apparentemente trasparente, ma in realtà l’off-shore più efficiente del pianeta, godrebbe dei guai di Zurigo, Ginevra, Lussemburgo, ecc.. Forse per questo Brown è andato schiscio sulla materia. Il rubricante crede nella prevalenza degli interessi sulla morale, la seconda sempre adattata ai primi. Per questo vede uno spazio di compromesso che eviterà la cancellazione del segreto bancario e farà contenti gli Stati moralizzanti. Non è ancora inquadrabile, ma sarà favorito da un interesse preciso del capitale. Le piazze di Hong Kong e Macao non possono nascondere i dati ai servizi segreti cinesi. Per restare nella più sicura Europa il capitale concederà qualcosa.

Carlo Pelanda